07 novembre 2006

43-2006) Gian e Manu hanno un dubbio, cosa ne pensate?

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una crescita del livello tecnico di alcune nazionali di semi-contact e se da un lato questo mi fa piacere per il nostro sport in senso lato, dall'altro mi fa riflettere sulla posizione guida che la nostra squadra azzurra riveste da molti anni. In pratica dato che si sono dominate le scene del semi-contact per tantissimo tempo (e al di là dei punti, anche quest'anno siamo stati l'unica squadra ad aver centrato ben 5 medaglie d'oro), è lecito pensare che gli altri ci abbiano studiato sia durante le gare, sia con i video. In generale credo che siamo sempre riusciti a portare qualche novità tecnico-tattica ad ogni appuntamento importante, credo anche che io e Manu si sia riusciti anche a trasmettere qualcosina in più sotto il profilo dell'unione del gruppo. Ma il dubbio che mi sto ponendo adesso e che vi propongo è il seguente: è giunto il momento di utilizzare anche a livello di "squadra azzurra" quello che la tecnologia ci permette ai nostri giorni? Si dovrebbe cominciare anche noi a studiare i nostri avversari ? si dovrebbe affrontare la preparazione in modo più uniforme ? Ovviamente preparazioni personalizzate, ma stessa linea guida per tutta la squadra? Certo ciascuno nelle proprie palestre probabilmente già lo fa, ma la domanda è se dobbiamo farlo anche nei collegiali (anche se questo toglie tempo al lavoro che si svolge di solito). Non solo ... parlando con gli azzurri della loro preparazione mi sono anche reso conto che in molti casi è piuttosto approssimativa ... e che quindi ci sia ancora parecchio margine di miglioramento per molti di loro, e questa è una bella cosa, ma sarebbe un bene che la nazionale in vista di Europei o Mondiali svolgesse lo stesso tipo di preparazione, magari consigliata da noi tecnici ? Sapete il principio che io e Manu abbiamo sempre seguito è quello di mantenere il massimo rispetto sia per gli atleti che per i loro insegnanti e forse potremmo perfino aver esagerato (a fin di bene), al punto di esserci limitati un pò nel nostro ruolo, per non interferire col lavoro che i colleghi insegnanti e gli atleti stessi svolgono nelle loro palestre. Qui c'è un pò di carne al fuoco ... scatenatevi amici miei, un abbraccio a tutti, Gianfranco

15 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO GIANFRANCO e ciao a TUTTI, son gia intervenuto qualche volta sul tuo blog che visito sempre con interesse e curiosità.

Lascio di seguito il mio pare , sperando che sia gradito.

Come hai descritto nel post , sicurmanete a mio avviso lo studio degli avvessari potrebbe portare sicuramente valore aggiunto ai nostri azzuri.....
COME però hai bene evidenziato , oggi giorno le preparazioni dei vari atleti della squadra risultano essere "approssimative" o meglio forse "poco omogenee...."
QUINDI CREDO CHE DEDICARE TEMPO ALLO STUDIO DELL'AVVERSARIO A DISCAPITO DEL LAVORO DI PREPARAZIONE CREDO NON AIUTI A MIGLIORARE LA SQUADRA......
e forse si rischierebbe qualcosa....
SICURAMENTE CI SAREBBE A MIO AVVISO DA INDIVIDUARE UNA LINEA COMUNE NELLA PREPARAZIONE (TRA NAZIONALE e SOCIETA') .....ciò però risulta non semplice proprio per la situazione descritta da CRISTIANO GRECO.....-sempre meno agonisti e sempre meno possibilità di confrontarsi con atleti di alta caratura -
Ai fini pratici quindi credo che combattere e combattere sempre ad alto livello sicuramente gioverebbe sia alla parte atletica che di studio dell'avversario....

UN SALUTO .......Bruno

Gianfranco-Coach ha detto...

Ok grazie per gli interventi, ma qui il problema si è già diviso in due tronconi principali.

Cosa fare per le società e i club è un aspetto importantissimo, ma cosa fare eventualmente con gli azzurri è una cosa un tantino diversa.

Molti azzurri infatti il problema di combattere spesso e con atleti di alto livello lo hanno già risolto.

Come ben saprete se seguite l'attività, molti azzurri hanno partecipato a tantissime competizioni internazionali oltre a quelle nazionali, oltre ai collegiali spesso si trovano fra di loro (almeno a gruppi fra persone abbastanza vicine) e combattono insieme...

Sabato 18 mi pare che si stiano organizzando un pò di ragazzi per venirsi ad allenare qui da me, se volete siete benvenuti.

Vediamo quale filone suscita maggior interesse e continuiamo la discussione, ciao

Anonimo ha detto...

CIAO GIANFRANCO .....
forse non ho capito .......però scusa , se è vero come dici che federazione e società hanno già individuato una via ,
resta il discorso nazionale /atleti (sempre se non ho capito male)giusto?

Secondo me però non sono completamente slegate anzi ......


PER IL 18 TI RINGRAZIO DELL'INVITO CHE AVREI ACCOLTO PIU' CHE VOLENTIERI - ANCHE SE IL MIO LIVELLO PROB é UN PO BASSO -, MA PURTROPPO IL 18 SARò IMPEGNATO CON I REGIONALI ......

CIAO E GRAZIE ....

Gianfranco-Coach ha detto...

Ciao Bruno, temo di non essermi spiegato bene, NON ho detto che la Federazione e le Società Sportive/Club hanno già individuato la via da seguire.

Dico che una cosa sono i problemi che riscontrano le società in generale, e un'altra cosa sono i problemi che hanno (forse) le società con atleti azzurri o gli azzurri stessi.

Mi spiego meglio, alcuni dei problemi che avete identificato benissimo tu e Cristiano sono sacrosanti e da risolvere. Ma probabilmente gli atleti azzurri e/o le loro società quelli li hanno già risolti e ne hanno altri non meno importanti.
A presto ciao

Anonimo ha detto...

OK Gianfranco,
effettivamente riguardando con maggiore attenzione il tuo post ora mi è più chiaro.......;)) sorry !

Bhe a questo punto , sicuramente quanto proposto a livello di studio con cassette o altri ausilii ...., è necessario ....e sicuramente utile......
In altri sport ,per esempio il calcio e posso affermare che già avviene a livello dilettantistico , si dedica del tempo per visionare gli avversari....per poi mirare maggiormente gli allenamenti....o i collegiale.....il problema quindi si sposterebbe: il tempo c'è è possibile trovarlo o tutto il tempo lo si DEVE dedicare a perfezionare condizione atletica o tecniche ....a Presto ......CIAO Bruno

Gianfranco-Coach ha detto...

CIAO CRISTIANO. Si condivido ciò che dici, NON è BANALE COME LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA ma è proprio quello che gli azzurri fanno già (più o meno). Nei collegiali della nazionale si tira tantissimo proprio per approfittare del momento in cui tutti i più bravi atleti sono insieme, per di più senza l'ansia del risultato, il che è perfetto e accresce di sicuro il loro bagaglio.

Ma la mia idea sarebbe di provare proprio con loro a fare un ulteriore step. Altre nazioni si stanno facendo avanti, vorrei sondare se c'è una possibilità di sorprendere tutti gli altri ancora una volta e metterli nella condizione di doverci inseguire ancora... io sono convinto che ne abbiamo il potenziale. In fondo è una continua ricerca di miglioramento no ?

Marco Magliano K1 CUSLEY ha detto...

Ciao Gianfranco, se mi posso permettere do la mia opinione.
inanzitutto reputo corretto quello che avete esposto, è naturale che tutti prendano i migliori ad esempio quindi ci si aspetta che l'imitazione o l'emulazione dei gesti atletici prima o poi avvenga.
Comunque è anche vero il contrario e cioè che da tutti si può prendere qualcosa, magari gli Irlandesi sono forti negli spostamenti, gli americani nei calci e così via....(ovviamente ho scritto tanto x scrivere....).
in molte altre discipline marziali 8karate ad esempio) le imposizioni preparatorie ai nazionali vengono dati proprio dai DTnazionali e gli atleti devono seguire queste impostazioni, naturalmente basate sulle specifiche capacità dell'atleta, non con tabelle pre-confezionate, non servirebbero a nulla.....
Io penso che questo sarebbe di gran monito anche agli istruttori stessi degli atleti che, se dotati di umiltà, possono apprendere metodologie magari innovative da trasmettere anche ad altri componenti del proprio team magari facendo uscire un nuovo fuoriclasse dal proprio gruppo. Se ne ha generato uno è probabile che altri siano in incubazione....
Sarebbe anche bello fare sessioni di sparring tra nazioni invitando magari gli Irlandesi vistco che con le compagnie aeree economy ormai costa quasi meno che andare noi a Milano in auto....
Di cose da fare sono sempre tante , non è semplice mai organizzarle ma con il vs grande spirito di gruppo e di squadra avete fatto dei passi enormi e secondo me la vostra ombra veleggerà su tutti ancora per molto tempo!!
in bocca al lupo.
Ciao, Marco.

Anonimo ha detto...

ciao!bell'argomento!
c'è sempre da imparare..anche dal più debole..quindi studiare i propri avversari con i vidio o quant'altro ben venga anche se questo come dici tu gianfranco si perde del tempo al combattimento ecc.. studiando possiamo
inventare tecniche nuove o perfezionare..il team italia è molto temibile..ma non per questo ci dobbiamo sedere.. anche altri team sono forti..ma ci studiano.. ebbene facciamolo anche noi! ma inventiamo proviamo a pensarne sempre di nuove, ma per fare questo ripeto dobbiamo studiare i nostri avversari e non solo quelli più forti...
un bacio a tutti
ile

Gianfranco-Coach ha detto...

Ciao Marco, ciao Ile, BENTORNATI sul blog. Mi fa piacere che l'argomento susciti tanto interesse, grazie per il vostro contributo e lasciamo che la discussione continui...

Gianfranco-Coach ha detto...

Pian pianino la discussione decolla, bene bene aspettiamo ancora che intervengano anche gli azzurri, che poi sono i diretti interessati...

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi...quello che avete scritto e' molto bello...c'e'molto da imparare leggendovi!!!e' chiaro credo che ci siano delle opinioni cosi divergenti....giusto perche ogni idea e' legata alla propria esperienza....e alle proprie convinzioni....!!!!!quindi avremo a Piacenza un atleta di alto livello che si allena con cinture colorate che poi vince i Mondiali e gli Europei e uno a Palermo che si allena tutta un' estate con la lastra di rx cercando di fare tutto il resto del lavoro mentalmente, visualizzando un ambiente di gara (nei suoni,nei colori nelle puzze delle protezioni :) ecc) ...facendo cappotto ad un Ungherese in piena forma.....!!!!credo umilmente che tutto puo' essere utile....anche trainare alla Adriana-4 un aratro sulla neve(sempre se era lei.. non ricordo bene):)o ancora spararsi bombe endovena alla Rochy Balboa mentre Ivan Drago scala montagna e grida (il signore del monte sono io!!!!!!!!)"scusate la confusione"-------------- ma se alla base non c'e' motivazione....una ragione che pompa energia nei muscoli...tutto questo non serve!!!!quanto e' importante fare bene??quanto e' importante stare bene facendo bene!!!e' una cosa strettissimamente individuale, cosi come sono individuali i risultatin ottenuti e la maniera per ottenerli....!!!!!!!e' la volonta'di ogni singolo combattente...che si manifesta in azione tramite una giusta via...una disciplina, un metodo....(la propria in cui credere) allora mi viene da domandarmi ....cosa e' importante e cosa indispensabile... la volonta o la disciplina??????io nel dubbio alleno tutte e due!!!!! ;) ciao amici!!!!

Andrea
www.teamvicor.it

Anonimo ha detto...

Roberto.
Ciao a tutti i belli e gli intelligenti che leggono il blog….e un saluto anche ad Enrico e Gianluca. Ih ih ih.
L’argomento è veramente tosto per la varietà e la complessità del nostro sport e di chi lo pratica. Oggi mi trovo a ricoprire entrambi i ruoli (tecnico ed atleta). Provo ad esprimere il mio parere prestando attenzione su entrambi i campi: sicuramente lo studio degli avversari è un qualcosa da fare e se ancora qualcuno non lo fa, DEVE FARLO. Inserirlo nei collegiali è sicuramente utile, ma permettete una considerazione, qualsiasi tipologia d’allenamento fatto con un gruppo di professionisti porta giovamento a “qualcuno”. Poter studiare un incontro sotto vari aspetti e dare esempi concreti di ciò che accade sul quadrato può far percepire meglio la lezione, si possono trattare mille argomenti sui vari incontri da visionare, a cominciare dai riti pre incontro, passando per la gestione del quadrato, all’arbitraggio….. per finire a valutare i risultati raccolti dai vari tipi di combattimento. Sicuramente il D.T. dovrà sobbarcarsi di una buona mole di lavoro per poter selezionare incontri ben precisi, adatti ad una nazionale (materiale c’è né ad iosa) (a proposito qualcuno al golden belt mi può portare il combattimento di Grillo, vorrei farlo vedere ai miei allievi). Il problema è sempre lo stesso (parlo da D.T. e atleta) non si può pretendere di fare un buon lavoro incontrandoci tre volte l’anno dal sabato pomeriggio alla domenica pomeriggio. Vi do un’idea, che ne dite se la sera precedente ad una gara ci sì da appuntamento per visionare del materiale? Magari e di stimolo per il giorno successivo, magari l’organizzatore della gara potrebbe pensare anche a questo semplicemente mettendo a disposizione una sala di una palestra, l’hall di un hotel, non mancherebbe modo. Credo che tutti arrivino il giorno prima ad una gara, beh per un paio d’ore ci si potrebbe vedere magari facendo cena leggera insieme (non male l’idea….però! questo giovane atleta e vecchio coach, quante ne pensa, o forse è il contrario?).
Per quanto riguarda le preparazioni, li siamo veramente nella fantascienza. La situazione ideale (secondo il mio parere) é che si crei una nazionale fissa per europei e mondiali con la quale si può fare un lavoro programmatico, con le varie verifiche e test grazie a tutte le gare che si fanno durante l’anno, incontrarsi molte più volte, risparmiare i soldi delle gare nazionali valevoli per la selezione, alla quale si entra di diritto, e sfruttarli per i collegiali, penso che mi da molto di più due giorni con gli azzurri piuttosto che una coppa Italia dove faccio due incontri ad un livello decisamente inferiore….. Bla bla bla….. è troppo lungo il concetto da poterlo esprimere su di un blog, ma spero di aver dato un valore a quello che ho scritto, si dovrebbe rivoluzionare un po’ tutto il sistema…..e chissà che le altre nazioni non copino anche questo, magari potrebbe essere ancora una volta l’arma vincente, trovare una nuova metodologia del tutto fuori dai comuni canoni di selezione e gestione della squadra. Credetemi che se si facesse una tavola rotonda per confrontarci su tali argomenti alla fine riusciremo a varare una riforma seria. Allo stato attuale non credo che i D.T. servano a molto, NOI siamo una figura marginale e anzi talvolta rischiamo di commettere errori che neanche lontanamente potremmo pensare di aver fatto (visto che agiamo sempre per dare qualcosa a qualcuno), già solo per le differenze che ci sono tra le varie scuole italiane, dal modo di comunicare al modo di combattere. Agli scorsi mondiali cad e jun mi sono reso conto che ci sono grosse differenze tra le varie scuole e non sempre è stato facile trovare le parole giuste. Bisogna percorrere ancora tanta strada e questo e solo un bene perché significa che tutti possono ancora migliorare, basta essere più veloci e intuitivi degli altri e guardare bene la meta, senza trascurare il percorso e come si è arrivati fin qui.
Basta credo di aver rotto le ………tornando ai saluti, saluto tutti quelli sani di mente e anche Mimmone.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti. Sono Neri
Che dire? Inizierò magari raccontandomi quella che è la mia esperienza riguardo la preparazione a Mondiali ed Europei. Le premesse ovviamente non sono delle migliori dato che sono tra le poche gare che non sono riuscito ancora a vincere...ma magari anche da questo si può prendedere spunto! Credo che l'impostazione delle gare e della selezione per la nazionale mi portino ad arrivare al 90-100% a fine anno, Italiani, Bestfighter...e sono le gare che in effetti io, come Mimmo e così via vinciamo più brillantemente e in cui rendiamo di più. Non penso però che questo sia da collegare ad 1 fattore fisico, e non credo che il problema della nostra nazionale sia quello di avere dei programmi di allenamento personalizzati. Mi spiego. Quando ho perso mondiali ed europei, in questi anni ero al pieno delle mie conzioni fisiche. Quando Mimmo ha perso (Mimmone scusa se ti faccio ricordare tutte questi brutti momenti, ma purtroppo li abbiamo condivisi insieme) non credo che la sua condizione fisica non fosse eccellente...Tra l'altro se io come lui e come tanti altri che vincono gare internazionali con gli stessi atleti veniamo poi battuti in quelle due gare, vuol dire che il problema altrove. Sarebbe sicuramente bellissimo se riuscissimo ad essere 1 vera nazionale che si allena, cresce, migliora tutti insieme e per me sarebbe un sogno allenarmi più spesso con i Terroni del Nord (scusate la confusione), ma volendo essere realistici, so che questo non succederà mai.
...in effetti secondo me sarebbe utile se i D.T. della nazionale sfruttassero quel poco tempo che hanno per insegnarci il più possibile, farci ammazzare di botte, come fanno, inserire qualche filmino che male non fa, e magari cercando lo spazio tra 1 combattimento e l'altro sul tatami per parlare 1 pò di più con i singoli atleti e per cercare di inquadrare e risolvere i loro problemi. Tradotto, per me più che un programma di allenamento personallizzato andrebbe preso in considerazione un training mentale personalizzato. Si dovrebbe cercare di risolvere i singoli problemi che i singoli atleti hanno. Ciò non toglie che se riescono anche a farmi tirare 1 bliz decente non mi fa schifo come idea, nè come passo avanti! Ma credo che quello provano a farlo da quasi 10 anni e mi hanno spiegato quasi tutti i trucchi, quindi magari conviene risolvere gli altri problemi mentre mi alleno col bliz! 1 SALUTO A TUTTI, ci vediamo a Torino!

Anonimo ha detto...

ragazzi se avete bisogno di video da consultare guardate qui http://video.libero.it/app/play/index.html?id=6dd4edf64b475899bb0a1033f1086323 .....ci sono tutti i trukki del mestiere, ed anche materiale per gian e manu!
gianpaolo.

enrico ha detto...

ciao roberto.... non ho capito ?? cmq adesso devo andare che mi aspetta il medico per la plastica ....un abbraccio a tutti ed incomincio ora a fare gli auguri di natale , di buon anno , della befana , di pasqua e di ferragosto...