Si sono svolti ieri, a Copparo in provincia di Ferrara gli Interregionali di semi e light contact, per Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria.
Circa 150 gli atleti iscritti in totale, un pò pochini ma speriamo che le buone intenzioni che leggo negli occhi dei giovani istruttori, si tramutino presto nella voglia di portare i loro allievi a giocare con gli altri e sappiano rimpiazzare i loro predecessori che critichiamo tanto (a volte fin troppo severamente), ma che comunque portavano le loro scuole al confronto costruttivo (le gare). A parte alcuni meccanismi puerili, quali l'iscrizione all'ultimo momento di qualche atleta nelle categorie che si sapeva essere vuote, giusto per fare qualche vittoria o piazzamento in più (anche se solo sulla carta), la gara è filata via liscia.
C'è stato qualche incidente di troppo nel light contact, forse dovremmo preparare meglio i ragazzi, soprattutto le cinture basse, al controllo dei colpi e porci noi stessi in modo meno "guerreggiante" nei confronti degli altri, dovremmo imparare a valutare la prestazione e non il risultato dei nostri ragazzi ... ma questo è un discorso lungo.
Facciamo uno sforzo, riportiamo i bimbetti alle gare ! i miei erano davvero mortificati, erano praticamente da soli e hanno combattuto tra di loro ! possibile che su quattro regioni non ci siano altre scuole con i cadetti ? eddai sono il nostro futuro . Nella foto, Dany, Gian, Sere, Mara, Eri, Miky, Zilio e Paglia. Ciao
5 commenti:
molto saggio questo detto ... uhm uhm ... grazie per la tua gradita pillola caro/a kim
Volevo complimentarmi innanzi tutto con il vostro team, formato da forti e bravi atleti.
Ma mi sento in obbigo di dissentire con la tua affermazione sulla scarsa preparazione degli atleti nelle gare di light svoltesi a Copparo.
Credo che in quella sede, la scarsa preparazione sia da attribuire ai giudici di gara.. il light contact dovrebbe essere una disciplina puramente tecnica, basata su colpi controllati, e di questo l'arbitro ne dovrebbe essere il garante.
Ho visto atleti preparati tecnicamente e fisicamente, ma non pronti mentalmente alla durezza di quei colpi. Soprattutto nelle basse cinture (dove a volte molti sono esordienti), l'arbitro dovrebbe essere ancor prima istruttore e richiamare gli atleti quando esagerano.
Solo col tempo e magari passando al full, si penserà a salire in pedana o ring che sia con l'obbietivo di vincere per KO!
A mettere nella testa delle persone cose tipo: chi vince se stesso è onnipotente, si sbaglia! dovrebbe essere.. chi vince se stesso si batte da solo!
Si deve avvicinare più gente possibile a questa fantastica disciplina.. non farla scappare nel suppur bello semi-contact.
Cordiali saluti, e grazie per lo spazio concessomi.
Ciao anonimo, grazie per il tuo intervento, ma se leggi bene il mio, vedrai che non critico gli atleti, ma esorto la mia stessa categoria (allenatori, istruttori, maestri), a prepararli meglio. Cerchiamo di non cadere nel fin troppo facile errore, di scaricare la colpa sugli arbitri, così non educhiamo i nostri atleti. In fin dei conti chi deve insegnare il controllo dei colpi ?
E inoltre siamo sicuri che se invece di richiamare gli atleti a un maggiore controllo (cosa che ho visto fare moltissime volte), gli arbitri avessero squalificato i ragazzi, l'avremmo presa bene ?
Ma visto che tu c'eri, perchè sei anonimo ? presentati dai, se vai a vedere anche gli altri articoli, vedrai che ci siamo presentati un pò tutti, comunque benvenuto sul blog, ciao
bhe da arbitro se mi permettete vorrei dissentire su quanto detto dall'anonimo .... è troppo facile scaricare la colpa su di noi, io ho arbitrato a copparo ed ho richiamato spesso diversi atleti che colpivano piu forte del dovuto , ma come ha detto gianfranco non era giusto squalificare un atleta ( e vi assicuro che durante un incontro ci sono andato molto vicino)che magari alla prima gara si è fatto prendere dalla foga o dalla paura ( gia xchè a mio avviso a volte il picchiare forte è una reazione )quindi vediamo un attimino di analizzare incontro per incontro ...se avessi squalificato un tuo amico/alievo/compagno come l'avresti presa ? forse avresti scritto cmq che era colpa nostra? e l'atleta squalificato cosa avrebbe fatto si sarebbe avvicinato oppure allontanato da questa disciplina? devo dire inoltre che mi ha fatto molto piacere durante un incontro abbastanza duro ed incasinato trovare due coach ( se non sbaglio toscani)concordi sulla linea di condotta arbitrale intrapresa ,infatti in primis è il coach che alla fine del match deve essere in grado di far capire all'atleta esordiente il perchè di determinati risvolti e non l'arbitro .....
azzarola Kim che cultura, comunque condivido... ma tu che stile pratichi ?
Posta un commento